CAPPELLA DI S. ANTONIO DA PADOVA
Questa cappella ospitava uno dei primi altari costruiti nel 1819, rifinito grazie all’offerta di Gerolamo Semeria, un padrone marittimo molto noto e stimato all’epoca alla Maddalena, sempre generoso con la chiesa: conduceva la suavita avventurosa sul mare con una gondola chiamata Sant’Antonio di Padova sotto la protezione del santo al quale era particolarmente devoto. Un’altra statua di S. Antonio è conservata in sacrestia: serviva per le processioni. La statua di marmo, rappresentante il Santo con il giglio e Gesù bambino in braccio, fu probabilmente acquistata in Liguria da dove Semeria proveniva e dove manteneva i suoi principali contatti commerciali. Sopra la nicchia, il quadro a olio rappresentante una Trinità con il Padre che sorregge il Cristo morto, opera del sacerdote armeno Hovsep Achkarian mutuata dalla seicentesca tela del pittore José de Ribera, noto come Spagnoletto. Sulle pareti due quadri molto vecchi, recentemente restaurati anche nelle loro originarie cornici di legno, provenienti con molta probabilità dal corredo della primitiva chiesa: di fattura ingenua e primitiva, rappresentano San Michele Arcangelo (a sinistra) ritratto come guerriero che scaccia Satana eSant’Antonio (a destra) identificabile attraverso i suoi simboli: Gesù Bambino, il libro e i gigli. La statua in resina a sinistra dell’altare raffigura il protomartire Santo Stefano, riconoscibile dai segni del martirio e del suo apostolato: la palma, le pietre che ricordano la sua lapidazione, il libro e la dalmatica che rappresentano i compiti assegnatigli dagli apostoli di servire i poveri e predicare la parola di Cristo.
|